1987: John Holmes Arriva In Italia – 2a parte: Carne Bollente

Dando un’occhiata alle scene del film ‘Carne bollente’ ove queste riguardano le performance di John Holmes, risulta sgradevole guardare pensando che il suddetto facesse sesso ben conscio del pericolo che portava. Noto infatti che, a dispetto di quello che si trova scritto qua e là, le scene hard interpretate dal nostro non sono simulate ‘perché non riusciva a tenere un’erezione’, tutt’altro. Si potrà parlare su quanto quest’erezione durasse, non sulla consistenza dell’erezione stessa.

Nella prima scena con Cicciolina, tutto ‘funziona’ bene, John fa il suo. L’eiaculazione avviene diffusamente nei pressi della vagina, non ‘sulla pancia’. Dopo un primo cumshot, per altro, Holmes insiste nella penetrazione: non mi pare, questa, una ‘misura di sicurezza’.

Nella seconda scena lo vediamo con Amber Lynn. Qui Holmes ‘se lo tiene’ con la mano, o, per meglio dire, se lo sostiene, segno che l’erezione non c’è. Forte della sua lunghezza, ovvio che non abbia comunque difficoltà a tenere la performance. Prestazione che termina venendo copiosamente sul volto di Cicciolina, che si impegna a leccare e ripulire il glande prima di porgerlo ad Amber.
In tal frangente potremmo disquisire sul comportamento di quest’ultima, che si dedica piuttosto ad un diffuso contatto linguistico con Ilona piuttosto che buttarsi, come sarebbe logico, sul membro di Holmes…tuttavia possiamo affermare che neppure lei, Amber Lynn, era al corrente dell’HIV di John.
Si legge infatti nel libro a cui faccio massicciamente riferimento in questo topic che, dopo la morte di Holmes, Amber ‘rimase ferita quando seppe a quale pericolo John aveva esposto lei e le altre colleghe’ salvo poi essere capace di perdonarlo, molti anni dopo, nel 2008, quando ebbe a dire ‘John non era cattivo, era un tossicodipendente il cui pensiero razionale era stato compromesso dall’abuso di droghe’.

Un’altra scena vede John alle prese con Tracey Adams, anche qui senza parvenza di erezione. (Piccolo parere personale: Tracey Adams è la più carina dell’intero cast di questo film e non solo, tanto per il volto quanto fisicamente). Su questa scena c’è da notare una regia ‘circolare’:
– si inizia con un blowjob
– si continua con una penetrazione (molto ben ripresa, per altro, con moltiplicazione dei punti di vista e stacchi appropriati)
– si ritorna al blowjob iniziale: evidentemente la prima parte della scena è stata ‘spezzata in due’ e nuovamente sfruttata per chiudere questa ‘sessione’

Altro giro, altro regalo: stavolta tocca a Marisa Costa succhiare e ingoiare il membrone di Holmes (ancora non eretto). Qui John appare sinceramente annoiato: è impossibile non notare, qui più che altrove, quanto sia emaciato, stanco e disinteressato a quello che gli accade davanti.
E sì che nelle scene di raccordo narrativo Holmes è, in questo film, vispo e gesticolante: si presta alla ‘recitazione’ con volto spigliato e divertito, sembra quasi trovarsi sul Titanic ad ascoltare, soddisfatto, l’orchestra per l’ultima volta, prima del naufragio (fisico).

Lasciando perdere l’ultima scena (ancora con Cicciolina) che nulla toglie nulla aggiunge a quanto scritto sopra, concludo il post con quanto scritto nell’apposito capitolo di ‘A life measured in inches’: It was pure luck that no one contracted HIV from John Holmes, but surprisingly, the risk for a woman to become infected from having sex with an HIV-positive man is one in 1,000′