Intervista a Francesca Di Caprio

Francesca, parlami del tuo impatto con l’Italia…
Io sono di origine russa, sono arrivata in Italia sette anni fa, all’inizio non conoscendo la lingua non è stato molto facile…diciamo che all’inizio non avevo amici, poi pian piano ho cominciato ad adattarmi conoscendo meglio la cultura italiana, ho studiato meglio le lingue straniere qua in Italia e mi son diplomata.

Prima di dedicarti all’hard sei stata attiva nell’ambito della fotografia soft?
Ho fatto diversi shooting fotografici a Roma quando ancora studiavo, facevo la fotomodella in diverse sfilate. Dopo un po’ mi son resa conto che non si guadagnava bene e volevo comunque scoprire tutto il mio potenziale all’interno del mondo dell’erotismo. Ero molto curiosa, sono entrata nel porno per delle motivazioni personali che adesso non sono più le stesse: ho cambiato motivazioni anche se continuo a girare.

Hai cominciato 4 anni fa circa la tua carriera in questo settore, cosa puoi dirmi sul tuo percorso?
In qualsiasi lavoro ci sono pregi e difetti, all’inizio non conoscendo ancora molto bene il settore a volte mi trovavo in difficoltà, ma poi facendo le mie esperienze ho imparato un sacco di cose. All’inizio magari ero come un ‘fiore fresco’, facevo delle cose che mi erano state dette, solo che io con la mia curiosità cerco di spingermi sempre ‘oltre’…ad esempio l’anno scorso mi sono presa una pausa e non ho girato tante scene perché ho cominciato a fare un percorso di crescita personale, di ‘coaching’ grazie al quale ho percepito una grossa differenza nell’ultimo film che ho fatto in Grecia, ad Ottobre, per Canal+, una produzione francese. Questo percorso mi ha portato ad equilibrare bene la mia vita professionale con quella personale, è cambiato il mio approccio.
Ho continuato comunque a fare degli spettacoli dal vivo, da sola o con la mia collega Giorgia Roma, poi son sempre disponibile come fotomodella per servizi soft non legati alla prestazione sessuale.

Un giudizio sulle varie esperienze cinematografiche?
A livello cinematografico mi son sempre trovata abbastanza bene anche perché godo quasi sempre. Ho fatto in precedenza anche corsi di danza e di recitazione, per la recitazione devo dire di essermi trovata bene con Mario Salieri perché lui tende molto a valorizzare l’immagine di un’attrice per quanto riguarda appunto l’aspetto psicologico e recitativo, mentre la parte hard va un po’ in sottofondo.
La cosa positiva è che questo lavoro mi ha sempre permesso di viaggiare, conoscere diverse realtà, culture e persone uscendo dalla zona di ‘comfort’. Per me è un lavoro ma anche un’avventura, qualcosa di sorprendente.

Parliamo un po’ della dimensione spettacoli…
Mi piacciono molto perché è lì che vedo le persone che mi seguono faccia a faccia, posso essere vista per quello che sono fuori dal set: una ragazza molto semplice. Facendo lo spettacolo dal vivo mi piace vedere le reazioni nei volti delle persone mentre mi guardano. Mi piace vedere accendersi questo ’fuoco’ negli occhi delle persone, mi dà soddisfazione.
Ogni spettacolo è lo stesso ed è diverso: dipende da come posso sfruttare lo spazio del palco, come posso muovermi…in base a quello improvviso. Le caratteristiche sono comunque sempre le stesse, e si basano sulla penetrazione con i sex toys, faccio lo squirting e c’è massima interazione col pubblico.

Nelle scene girate per Legal Porno ti vediamo fare anal, dp, fisting, gang bang. Per quanto riguarda le performance sessuali non hai problemi, non hai preclusioni particolari…
Nel mondo dell’hard la mia mentalità è questa: come faccio a sapere se una cosa mi piace quando non l’ho ancora provata? Ad esempio il fisting, lo devo provare per vedere se mi trovo bene. Le persone sono sempre state corrette in questo senso, molto tranquille e professionali permettendomi di discutere bene prima su cosa fare per poi lavorare dopo senza problemi e incomprensioni. Quando mi sento nel ‘mood’ di fare una cosa più estrema posso dire ’ok, potete tirarmi i capelli o darmi qualche schiaffo sul culo’, altrimenti se non mi va facciamo una cosa più soft, tutto concordato.

Come sono i rapporti con la tua famiglia, in relazione alla tua carriera di attrice hard?
Non ne parliamo molto spesso…sono stata io a dirglielo, sono stata sincera in tutto. La mia famiglia mi ha detto che si tratta comunque solo di un periodo della mia vita, non potrò certo farlo per sempre per cui meglio pensare anche al futuro. Sono stati molto comprensivi senza giudicarmi, anche perché una scelta del genere non la fai dall’oggi al domani: ci sono cose nel tuo passato che ti portano a fare questo stile di vita. Grazie al percorso di crescita personale che ho intrapreso sto risolvendo queste cose e mi sento molto più soddisfatta.

Come ti poni riguardo a progetti futuri?
Per il momento mi sono posta degli obbiettivi sui prossimi dieci anni che potrebbero riguardare sempre il mondo dell’hard portandolo però verso un’altra direzione. Avendo risolto quasi tutti i miei problemi vorrei aiutare altre persone a risolvere i loro applicando le tecniche che ho usato su di me: trovo infatti che nel giro ci sia molta frustrazione.
Essendo altruista e avendo delle conoscenze del settore, mi piacerebbe ad esempio poter fare un corso per persone che hanno difficoltà ad approcciarsi alla loro vita sessuale e sentimentale.
Quando faccio gli spettacoli, nei privè molti dei fan che incontro piuttosto che guardare come ballo o come mi spoglio preferiscono parlarmi dei loro problemi o chiedermi dei consigli. E’ questo che mi ha fatto pensare: una sessuologa può giudicare una persona, chi viene da me si limita invece a chiedermi dei consigli senza essere giudicato, aspettandosi come risposta nient’altro che la verità. Da questo è nata l’idea di un progetto nuovo, seguire la vita sentimentale di una coppia ad esempio, basandomi sulle problematiche già esistenti all’interno di una relazione sessuale.
In tutti questi anni mi sono dedicata a ‘studiare’ questo settore, ho cercato di capirne le dinamiche di funzionamento. Io mi pongo dubbi su qualsiasi cosa, perciò cerco di approfondire tutto quello che ritengo interessante.

Pensi di poter realizzare questo progetto qua in Italia?
Per il momento sto facendo dei corsi a Milano dove abito da diversi mesi, per il futuro vediamo…adesso mi trovo bene qua, ci sono diversi corsi di apprendimento, quando cercherò di portare la cosa verso la realizzazione pratica mi piacerebbe, in un futuro non molto lontano, spostarmi verso gli altri Paesi delle lingue che parlo – russo, inglese, italiano, un po’ di francese e spagnolo. Così facendo, non ci sono limitazioni geografiche.

Qual’è invece il tuo rapporto con la Russia?
Non la considero proprio una patria, io mi vedo come una cittadina del mondo: posso sentirmi bene dappertutto. Penso che l’Italia sia comunque la mia seconda patria: sono sette anni che vivo in Europa – anche in Francia, Repubblica Ceca e Ungheria – e cinque anni che abito qua in Italia, di cui tre a Roma.
Secondo il mio parere a Milano la vita è più organizzata, mi piacciono le persone, il cibo, la cultura e lo stile di vita. Per il lavoro però bisogna sempre spostarsi, perché altrove è una cosa più legalizzata, ci sono meno tabù, si lavora meglio.
Per tre o quattro anni della mia carriera mi sono sempre spostata, non c’erano quasi mai periodi in cui abitavo in un posto fisso anche cambiando spesso casa. E’ stata una vita un po’ frenetica, perciò adesso sto cercando di equilibrare questa parte professionale con la mia vita privata, e ci sto riuscendo.

Qualche parola riguardo alla tua attività di camgirl…
Lo faccio da tre anni circa e riesco a gestire il mio tempo al massimo, essendo io a decidere come, quando e dove. Conosco diverse sfaccettature di questo mondo, ci sono persone che chiedono cose un po’ strane, ed è lì che capisco che il mondo dell’erotismo tra persone che non hanno a che fare con l’hard è davvero molto vasto. Ogni persona ha i propri feticci, nessuno deve essere giudicato perché comunque siamo tutti diversi.
Il mondo dell’hard mi affascina anche per questo, tu puoi trovare persone con gusti ed esigenze diverse, questo è molto interessante. Per me questo mondo deve essere vissuto come un divertimento, altrimenti se lo vivi solo come un lavoro poi ti sparisce quella curiosità, quel fuoco negli occhi, lo sguardo si spegne e diventi solo una macchina da soldi, una catena di montaggio. Io cerco di viverla in modo trasgressivo ma divertente.

Ti dà fastidio vedere delle tue vecchie scene pubblicate come nuove nei vari siti web?
No, anche perché ogni produttore decide in base al suo format quando pubblicare una scena, io appena ho girato firmo il consenso che non pretendo niente in questo senso, poi alla fine sta appunto ai produttori decidere quando far uscire i contenuti. Devo dire però che, tra tutte le scene che ho girato, almeno per un terzo non sono ancora uscite.

E se ti venisse proposto un format televisivo?
Alla televisione non sono molto interessata. per me è un mondo che sta svanendo, ormai tutti quanti abbiamo Netflix o Sky, io non ho neanche una tv in casa ad esempio.

Per finire: cosa ti piace fare nel tempo libero?
Mi piace leggere, giocare a badminton, fare passeggiate in mezzo alle montagne, un sacco di cose: giardinaggio, ascolto musica – ho suonato pianoforte nel passato – perfezionare le mie capacità linguistiche – un lingua si perde molto facilmente quando non si parla…mi piace molto cucinare, ho trovato questa passione vivendo in Italia, quindi scoprire nuove ricette, una cosa molto rilassante.
Poi per l’aspetto spirituale mi piace frequentare un’associazione buddista, sto praticando la meditazione trascendentale: una cosa che mi fa scoprire la mia creatività giorno dopo giorno.

Francesca Di Caprio sul Web
https://twitter.com/francy_dicaprio
https://www.instagram.com/francesca.dicaprio/?hl=it