Intervista a Nataly Cruz

Allora Nataly, quando e come è avvenuto il tuo primo contatto con la realtà dello spettacolo erotico?
Sono stata notata da Gianluca di Moastar Agency nel Settembre/Ottobre 2017…per come mi muovevo e per il tipo di persona che ero ritenne giusto propormi la possibilità di entrare in questo settore, per vedere se poteva piacermi e interessarmi. Nel Dicembre ci fu una fiera erotica molto molto importante a Bolzano, l’ExSex, con tutte le varie pornostar più conosciute e sexystar. Quello è stato il mio primo contatto col settore: andai come ragazza che lavorava nel settore, però senza esibirmi. E’ capitato però che mi sono buttata, facendo un lesbo show con Brigitta Bulgari, madrina di quell’evento. Fare questo spettacolo improvvisato mettendomi in mostra davanti a tutta la gente, le telecamere, uno show esplicito a cui non ero abituata è stato il mio punto di partenza. Mettermi alla prova così, in forma improvvisata come dicevo, mi è piaciuto e mi ha dato motivazione.

Ti eri comunque esibita già in precedenza?
Non era la prima volta che facevo uno show: non di questo tipo, ma tra i mie hobby c’erano già teatro, danza, ballo…per cui in Spagna – tutta la mia vita sono stata a Barcellona – ero abituata fare degli spettacoli con tanta gente. Sono stata anche professoressa di ballo e pallavolo, per cui sempre circondata da persone. Certo, ‘quel’ tipo di spettacolo era una cosa nuova e particolare, però mi son trovata davvero bene. Normalmente sono una persona che non prova vergogna sul palco…magari sono nervosa ‘prima’, ma è quel nervosismo positivo che mi porta a voler fare tutto bene.

Possiamo chiamarla ‘adrenalina’?
Esatto. Mi piace che la gente si diverta e apprezzi quello che faccio. Si vuole vedere un bel corpo, una bella coreografia, è chiaro, ma ci son tante interpretazioni che si possono fare di uno spettacolo…per me è importante che la gente in ogni rappresentazione possa apprezzare e godere del mio show. Tornando al mio primo spettacolo, appunto, c’erano quei ‘nervi’ di cui ti ho parlato perché si trattava della prima volta, però io sono una persona che meno ci penso, meglio mi escono le cose (ride) Da lì ho poi cominciato a fare delle date in tutta Italia e anche all’estero.

Parliamo allora del ‘tuo’ show, cosa possiamo aspettarci da un tuo spettacolo?
Il tipo di show che preparo rappresenta quello che a me piacerebbe vedere. Sono una persona molto ‘artistica’…pensa che all’inizio, prima di fare questo lavoro, avevo dei pregiudizi in proposito: lo vedevo come una cosa eccessiva, che mi sarebbe risultata molto difficile, pensando soprattutto alla parte dei vibratori…mi pareva troppo per il mio carattere. Però penso che ogni ragazza ha il suo stile, per cui con l’aiuto della musica, dei vestiti, del tuo talento, una può indirizzare bene lo spettacolo in maniera ora più soft, poi più hard…questo dipende da noi.
Tornando alla domanda, il mio spettacolo è quello che io vorrei se fossi lo spettatore: apprezzo una ragazza bella, che sappia muoversi, che presenta un mix tra ‘arte y erotismo’.

E la reazione del pubblico non tarda ad arrivare, immagino…
Sviluppando il mio stile ho visto che la gente apprezza tanto. Ricevo diversi complimenti anche dalle donne…in molti dicono ‘abbiamo visto molte sexy e pornostar, ma nessuna ci ha fatto venire la pelle d’oca come te. Sei sensuale, erotica, senti la musica, racconti una storia mentre balli’. Poi ovviamente c’è anche la parte finale, sempre artistica e mai nella volgarità, per me questo è importante. Lo show è un insieme di diversi elementi…

Qual’è allora il ‘punto forte’ del tuo show, quello che ti caratterizza?
A me piace presentarmi con un aspetto inizialmente più ‘neutro’, con vestiti in cui non si vedano le mie curve e il mio viso resti coperto, così poi la gente può sorprendersi quando c’è il cambio di vestiti…mi piace ‘el factor sorpresa’: mi sono resa conto che quando esco con costumi più sexy, più ‘evidenti’, piacciono però non colpiscono così tanto come ‘el factor sorpresa’, dove non sai cosa c’è sotto (ride) Questi spettacoli, purtroppo o per fortuna, sono tutti molto prevedibili…anche se tutti sanno come sono, il difficile è riuscire a fare qualcosa di sorprendente in modo che alla fine si dica ‘wow, brava!’ Devo fare sempre in modo che la gente abbia gli occhi puntati su di me: se lo faccio bene avrò sempre l’appoggio del pubblico, cosa per me fondamentale. Mi piace che le persone si animino, sentire la loro partecipazione.

In questo senso, l’accoglienza del pubblico nei tuoi confronti ha sempre soddisfatto le tue aspettative?
In generale posso dire che, per la mia esperienza, ho ricevuto sempre vibrazioni positive…soprattutto, una cosa che mi sta capitando spesso, complimenti e parole gentili da parte delle donne: di solito quando sei nuova nei locali le donne ti guardano un po’ così…ma per il mio modo di essere e di fare – sono una persona molto tranquilla, molto alla mano – alla fine ricevo sempre apprezzamenti femminili: ‘che bella che sei’, ‘facciamo una foto’…fanno ‘il tifo’ dall’inizio fino a quando me ne vado! Davvero incredibile, eh! Che una donna faccia un apprezzamento sulla mia arte significa che ho fatto bene il mio lavoro, perché normalmente in questo tipo di settore l’uomo è un po’ più banale, superficiale…

Come sono i rapporti tra voi colleghe?
Ci troviamo bene, magari è capitato che ci siamo trovate a lavorare insieme nelle fiere…poi chiaramente ogni ragazza vive in una città o regione diversa, quindi alcune si conoscono da più tempo, altre sono più in confidenza. Nel mio caso i rapporti sono assolutamente professionali, cordiali, nessun problema.

Parliamo allora delle passioni e gli hobby di Nataly nella sua quotidianità…
Il primo è lo sport: ne ho fatto tanto, anche a livello agonistico in passato in Spagna: pallavolo e padel sono i miei sport preferiti, che ho praticato. Poi c’è la danza: ho fatto tante tipologie di ballo. Mi piace anche uscire, semplicemente per fare una passeggiata, condividere momenti con le persone care.

Poi c’è il viaggiare, immagino…
Si, più che un hobby è proprio un modus vivendi col mio lavoro…mi piace muovermi senza stare troppo tempo nello stesso posto: magari sono a Monaco per un periodo, poi torno in Italia per qualche data…quindi mi sposto in Danimarca…mi piace fare i miei spettacoli così come mi piace girare, conoscere altri posti. Se non facessi un po’ la turista nei posti in cui vado non approfitterei al massimo del mio lavoro. Il turismo è anche un modo per arricchirti a livello personale, mai scartare una possibilità di conoscenza.

Tra mare e montagna cosa scegli?
Ma Alessio…il mare ovviamente! Ma non il mare con le nuvole…il mare con un sole incredibile, caldo pazzesco ovviamente! Ma anche se non c’è il sole va bene ugualmente…ti dirò che nei primi tempi in cui ho iniziato a lavorare come lap dance sono stata in Sicilia, e là mi sono affezionata molto al posto perché ho fatto tante vacanze oltre al lavoro: posti bellissimi, ottima cucina, gente amabile…un ricordo davvero molto buono di questa isola.

Qual’è stato il tuo primo approccio con l’Italia?
La prima volta che ho visitato l’Italia fu per una vacanza…per lavoro invece sono venuta 5 anni fa da sola, senza parlare la lingua, senza conoscere nulla…poi piano piano ho avuto modo di fare amicizie ed apprezzare il posto, trovandomi bene.

Magari hai sentito poca differenza rispetto alla Spagna: siamo due Paesi per molti versi simili…
Qua sto bene, ho fatto tante belle conoscenze, il lavoro va bene…però ogni due/tre settimane vado sempre ‘a casa’ a trovare i miei parenti anche per 2 giorni…mi fa sentire felice. Sono molto affezionata ai miei fratellini piccoli, per me importantissimi…ecco, per me Barcellona significa ‘casa mia’, per cui quando mi manca la Spagna è perché mi manca la mia famiglia. E più che per uscire o per fare festa vado lì per sentire che sono a casa.

E l’Italia invece…
…è casa anche lei! Ho tante persone a cui voglio bene anche qua, ci vivo stabilmente e, come detto, ci lavoro. Non solo: io sono di origine latinoamericana, sono nata in Ecuador…

Ecco la terza casa, allora!
…si, ma una casa un po’ più lontana, devo attraversare l’Oceano, però le mie origini sono dell’Ecuador, per quanto sia il Paese in cui ho vissuto meno, due anni diciamo. Poi sono andata a Barcellona che è il luogo in cui sono cresciuta ed ho fatto la mia vita fino a due anni fa, quando sono venuta in Italia.

Che rapporto hai con i social?
Col passare del tempo li uso sempre di più perché vedo che la gente apprezza molto l’essere partecipe delle cose che fai. C’è tanta gente che ti segue, magari non ti può vedere nelle serate però hanno piacere di sentirti, vedere un tuo video…vedo che la naturalezza è molto apprezzata. Uso principalmente Instagram, lo trovo più immediato e alla mano.

Parlando invece di te, quale ritieni essere il tuo pregio più grande?
La mia anima, il mio modo di essere. Il mio ‘io’, che comprende il carattere, il mio modo di pensare, di rivolgermi alle persone, i miei valori. Difetti ne avrò tantissimi, ma sono consapevole di essere una persona per bene, con tanti valori, ed apprezzo chi è simile a me: con persone ‘costruite’, arroganti, senza valori non mi trovo bene.

E un difettuccio da togliere?
Forse penso che sono un po’ permalosa (ride)…non dò troppe opportunità: se penso che qualcuno mi ha ferito, con quella persona ho chiuso. Questo credo sia negativo, perché più passa il tempo più sono diventata difficile nel dare confidenza, dovuto ad esperienze non tanto positive. In base alle persone con cui mi relaziono talvolta lo reputo come un difetto, talvolta una qualità…

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