Laura, come sempre partiamo da una breve intro per raccontarti…
Ho fatto per 11 anni la modella, dopodiché ho conosciuto Loris Gonfiotti, poi diventato mio curatore fotografico, che conosceva a sua volta uno dei primi agenti dell’adult entertainment, Federico De Vincenzo. Io facevo già strip e da questo incontro è iniziato il tutto. Dopo 6 mesi che ero attiva come sexystar ho fatto il mio primo film con Andy Casanova, a cui è seguita la proposta della Pinko: con Pinko è già il secondo anno che lavoro.
Sul piano dei film come ti sei trovata con la tua attuale produzione?
Lavoro molto bene con la Pinko, per me è stato un grande onore anche perché è la prima casa di produzione a livello nazionale, molto conosciuta anche all’estero. Per me non esistono altre case di produzione, visto che ho la certezza di essere tranquilla dal punto di vista della sicurezza ed ho a che fare con attori di livello internazionale.


Altre proposte immagino le avrai ricevute…
…ma non ne ho tenuto conto. Se ambisci a lavorare in una certa maniera e con grande professionalità non vai a considerare determinate offerte che ti possono arrivare…poi è soggettivo: c’è a chi piace lavorare in maniera più amatoriale….ognuno ha il suo. Per come sono fatta io, le ‘mezze strade’ non fanno per me.
Per quanto riguarda invece la dimensione ‘live’?
Spettacoli nei locali, certo. Non faccio cam, assolutamente. Chi vuole venire a vedermi deve venire nei locali. Per fare un ‘live’ c’è il privè, come non tocchi la ragazza nella cam non devi toccare neanche nel privè. Il privè, come dice la parola, è uno spettacolo privato. A me comunque la cam non piace e oltretutto non è neanche redditizia…in questo sono ‘di vecchio stampo’, credo ancora nel ‘live show’ e nel vivere il momento e l’emozione dal vivo.

Marika (Vitale) mi ha detto che proponete uno spettacolo insieme…
Si, facciamo diversi lesbo show insieme, poi lavoriamo individualmente. Devo organizzarmi anche in base alle date che ho all’estero – Svizzera, Romania – per cui lavoro con più di un agente.
Film o spettacoli: a cosa va la tua preferenza?
A me gli spettacoli piacciono molto, perché fanno emergere i miei gusti estetici, la mia creatività, la scelta della musica – che per me è una delle forme d’arte di maggior importanza – con cui riesco ad esprimere bene la mia personalità. Il mio è un ‘porno show’ stile metal, l’outfit in latex, un po’ punk…mi piace molto Marilyn Manson. Poi sul finale vado sul soft: per cui si parte con un’impronta abbastanza forte per sfumare poi sul romantico. Anche i film comunque sono un’espressione di erotismo che fa parte di me. In definitiva mi piacciono tutt’e due…lavoro volentieri in team, perché quando sei sul set tutto è un gioco di squadra, ci devono essere collaborazione e intesa, d’altro canto lavoro bene anche individualmente per gli spettacoli.

Quindi non valuti più noioso il dover sottostare ai tempi di ripresa?
Fondamentalmente se stai bene in un gruppo e ti organizzi è bello passare del tempo insieme, incluso il backstage. Nel film non sei a contatto con nessuno di esterno, mentre nei locali forse è un po’ più stressante: può succedere di incontrare persone ‘pesanti’, che ti vogliono mettere le mani addosso…c’è sempre il rovescio della medaglia. Quando fai questa professione, lavorando col tuo fisico, capita che certe persone si sentano in diritto di esagerare perché hanno pagato un biglietto…in tutto deve esserci la giusta misura: quando lo fai notare in maniera educata eppure ti ritrovi le mani addosso ti devi difendere.
Riguardo a questo c’è stato un deterioramento della tipologia di pubblico?
Diciamo che c’è meno l’idea dell’intrattenimento e più quella del ‘fare’ che ovviamente è una cosa diversa, perché stiamo parlando di locali per intrattenere…tornando al discorso di prima, anche le cam sono controproducenti e non hanno certo fatto bene ai locali. Io per ora nei locali continuo a lavorare bene, chi mi vuole vedere viene lì nei weekend.

Parlando invece di televisione, l’esperienza a Ciao Darwin com’è andata?
Mi sono divertita veramente tanto, devo essere sincera. Un po’ lunga come cosa – vai lì il Giovedì per fare le prove, il Venerdì registri finendo all’una di notte, Sabato ritorni e di sera poi avevo da lavorare, per cui tempi molto stretti ma esperienza divertente.
All’interno del settore hard hai sviluppato rapporti positivi con colleghe/i anche fuori dal set?
Fondamentalmente vado d’accordo con tutti. Come negli altri ambienti ci sono vari gossip, io comunque non ho mai avuto rapporti di astio con nessuno. Per mio carattere comunque se ci sono problemi li affronto in modo molto diretto.
Una curiosità: tu sei toscana, giusto?
Si, sono nata a Lucca e ho abitato a Firenze, infatti il nome ‘Fiorentino’ è stato scelto per la città che un po’ mi rappresenta…
