Miss Nyxtrix, l’immaginario bdsm legato alla tua essenza appare chiaro fin dalla definizione con cui si apre il tuo Twitter: ‘Venus in Furs’ riecheggia il titolo del romanzo di Von Sacher-Masoch, ‘Venere in Pelliccia’ appunto, nonché il titolo di una canzone dei Velvet Underground decisamente ‘a tema’, che non può lasciare adito a malintesi. Partiamo dunque da te e dal ‘bdsm secondo Goddess Nyxtrix’: quando e come ti sei scoperta ‘Dea’ e ‘Dominatrice’?
Per iniziare, mi fa molto piacere che tu abbia colto il riferimento al libro di Sacher-Masoch, ne consiglio a tutti la lettura! Mi immedesimo molto nel personaggio di Wanda, per l’aspetto fisico e ovviamente per il carattere e la Mia abitudine di indossare pellicce, così ho deciso di ribattezzarmi ‘la Venere in Pelliccia 2.0’.
Sono sempre stata attratta dal mondo del fetish e del bdsm, soprattutto dall’estetica.
Guardando indietro nel tempo molti episodi della mia vita hanno senso – quando ero bambina, avevo ‘schiavizzato’ un mio compagno di classe: gli ordinavo di portarmi pennarelli, la merenda, i fogli per disegnare ecc… Ho sempre avuto un carattere forte, narcisista e dominante.
Un giorno realizzai di avere molto tempo a mia disposizione, nonostante gli impegni scolastici: perché dunque non iniziare ad esplorare questo mondo che da sempre mi affascina?
Passiamo a parlare di Findom nello specifico, essendo tu una Moneymistress. Ti chiedo: in base alla tua esperienza, quali sono le motivazioni che spingono qualcuno ad avere l’intima necessità di rimettersi al volere di una Moneymiss?
Per sottostare al volere di una moneymiss, di una dominatrice in generale direi, ritengo sia indispensabile una predisposizione innata da parte dello slave: com’è vero che Mistress si nasce, è altrettanto vero che slave si nasce. Infatti, sebbene chiunque possa essere attratto dal mondo della dominazione, solo coloro che effettivamente possiedono una spinta interiore verso di esso saranno in grado di sottostare alle richieste di una dominatrice. Se l’individuo è per natura sottomesso, un giorno inevitabilmente soccomberà al bisogno di esplorare questo aspetto di se stesso. Cosa spinge un sottomesso consapevole della sua natura ad approcciarsi a Me (ad una miss in generale)? I sub passano molto tempo a studiare la miss prima di approcciarsi, visitando spesso i suoi profili, le foto, e soprattutto ciò che traspare dall’immagine della miss è ciò che in primis farà cedere il sottomesso.


Vorrei affrontare con te un concetto che, visto da fuori, viene talvolta frainteso: quello dell’omaggio. L’atto dell’omaggiare una Miss è – correggimi se sbaglio – qualcosa di inevitabilmente spontaneo per lo slave, una sorta di ‘preghiera laica’ che crea la necessità di essere reiterata più e più volte. La Miss, in quanto Dea, non ha bisogno di chiedere esplicitamente: riceve un tributo rivoltole a dimostrazione della sua indiscutibile superiorità. Cosa pensi di questa considerazione, la trovi appropriata?
Questa affermazione la trovo appropriata, in parte. Gli slave non sono tutti uguali, non sono tutti moneyslave e non tutti sentono l’innata pulsione di omaggiare la miss in denaro senza che venga loro fatto presente. Tuttavia una cosa è certa: lo slave esiste per servirmi e appagarmi, la Mia felicità diviene così la priorità assoluta. Se sono gli omaggi a rendermi felice, lo slave – pur non essendo moneyslave – farà di tutto per accontentarmi, anteponendo il Mio piacere al suo.
Mi è capitato che diversi sub si approcciassero a Me senza l’obiettivo di diventare Miei moneyslave, tuttavia nella maggior parte dei casi il primo tributo è decisivo, non si torna indietro: continuare a omaggiare diviene una droga, si precipita in un tunnel senza via d’uscita.
Stando al ragionamento di cui sopra, trovo che la figura della Moneymistress possa essere vista al pari dell’icona religiosa. Mi spiego: una tua immagine o piccolo video ‘consumato’ dagli occhi di un tuo schiavo ha, per così dire, la medesima sacralità del simulacro custodito e adorato con rigoroso rispetto. Moneymiss dunque come persona concreta dotata di carica erotica ed entità eterea al tempo stesso?
Io in primis Mi vedo come una divinità scesa in terra, idem per i Miei devoti. Son d’accordo nel definirmi una Dea, in quanto tale entità eterea, dotata anche di carica erotica. La parola chiave è IRRAGGIUNGIBILE. Una carica erotica che lo slave non può neanche immaginare di possedere, nemmeno nei suoi più remoti sogni, può solo restare ammaliato da tale potere, che va chiaramente oltre l’erotismo mondano.

Parliamo un attimo dell’erotismo racchiuso nella findom. Fermo restando la tua/vostra inaccessibilità in quanto Moneymiss, possiamo dire che la soddisfazione erotica per uno slave risieda proprio nell’omaggio? In altre parole, la sua più alta gratificazione coincide con la frustrazione dovuta all’impossibilità tangibile di sfiorarvi?
Non saprei dare una risposta univoca, ogni slave è diverso. Può darsi che vi sia appagamento frutto dell’inaccessibilità erotica della Miss. Credo che l’appagamento dato da questa pratica possa risiedere ovunque: nell’umiliazione del vedere i propri soldi, così duramente guadagnati, sperperati dalla Padrona, nell’umiliazione del lasciare il proprio stipendio ad una ragazzina che può avere la metà dei loro anni, oppure una combinazione di tutti questi – e altri – elementi! Vi possono essere migliaia di risposte diverse.
Proseguiamo con un approfondimento di un concetto che si riscontra spesso in ottica Findom e non solo, quello del ‘mind control’. Questo a rivendicare anche la forte componente psicologica insita nel mondo bdsm/fetish e in alcune sue nicchie più settorializzate…cosa puoi dirmi in materia, come manifesti per quanto ti riguarda la facoltà di controllare mentalmente colui che, in un preciso momento, è totalmente ricettivo nei tuoi riguardi?
Faccio sempre leva sulle debolezze di uno slave, così da sfruttarle a Mio favore. Faccio in modo di entrare nella sua testa ed essere sempre il suo pensiero fisso, così ricorro a diversi tasks, o compiti, che devono essere rigorosamente rispettati. Divento il loro primo pensiero quando si alzano e l’ultimo quando vanno a dormire, li faccio pregare dinnanzi a una mia foto mattina e sera ad esempio, comando loro di impostarmi come foto sfondo del telefono…Mi diverto molto utilizzando la mia creatività insomma!
Su IWC proponi molti video che trattano pratiche femdom e fetish. Possiamo considerarli come delle piccole ‘preview’ di ciò che svolgi nelle sessioni reali? Quali sono quelli di maggior richiamo presso i tuoi fedelissimi?
Dipende dalla tipologia di video. In molti video Mi piace sbizzarrirmi con diversi effetti speciali. A meno che non si tratti di video POV senza effetti speciali, o di video di sessioni reali, non li considererei delle preview di ciò che accade nel reale, logicamente. Il più gettonato tra i Miei video al momento è ‘Coerced Haircut Fantasy’, tuttavia recentemente ho smantellato il mio clip store per aggiungere clip nuove e migliori.


A proposito di sessioni reali, le pratichi a cadenza regolare? Tra la dominazione ‘virtuale’ e quella esercitata ‘dal vero’ qual è la tua dimensione prediletta e perchè?
No, non le pratico con cadenza regolare, Mi focalizzo perlopiù sul virtuale. Non sono troppo socievole e difficilmente ho interesse nell’incontrare persone nuove, che non mi hanno mai servita. Se si tratta di slave fissi, chiaramente la situazione cambia e l’interesse nell’incontrare lo slave è nettamente maggiore.
Non saprei indicare una preferenza verso il reale o il virtuale, entrambi hanno i loro lati positivi: del reale Mi piace il vedere qualcuno soffrire per mano Mia dinnanzi ai Miei occhi. Del virtuale Mi piace poter gestire e fare tutto comodamente da casa Mia, senza aver bisogno di vedere persone (come ho anticipato prima, spesso non ho proprio voglia di vederle).
Emotivamente parlando, puoi descrivermi l’interazione che avviene tra Moneymiss e schiavo durante un cash meet? Voglio dire, può crearsi una sorta di empatia e confidenza che avvicini in qualche modo la parte dominante a quella pronta ad essere drenata?
Credo ci sia molta vicinanza durante un cashmeet. Il guardare negli occhi lo slave, mentre in ginocchio ti consegna i soldi appena prelevati, la totale sottomissione nel suo sguardo, trovo tutti questi elementi molto più appaganti della semplice ‘mungitura’ online, vi è una maggiore interazione a livello emotivo, che senza dubbio unisce le due parti.


In base alla tua esperienza, gli slave – moneyslave o schiavi trattati in sessioni – hanno piena cognizione dei loro limiti (non interferire nella tua vita privata, per capirci), oppure può accadere che la dipendenza che tu rappresenti presso di loro li porti a cercarti anche oltre ai confini del rapporto D/s? Questa eventualità può rappresentare un problema di sicurezza per una Miss?
Mi è capitato che uno slave avesse cercato in modo subdolo di avvicinarsi maggiormente, inutile dire che non è più un mio slave. Considero questi atteggiamenti decisamente dei campanelli d’allarme e agisco di conseguenza, principalmente perché li vedo come enormi mancanze di rispetto, vista la trasgressione di una delle regole principali: la considerazione della privacy dell’altro. Le mancanze di rispetto sono SEMPRE campanelli d’allarme – e quindi minacce per la Mia sicurezza. Non mi sono mai soffermata sulla possibile origine di questi comportamenti, in quanto non ho nessun tipo di tolleranza verso di essi e non mi interessa indagarne la genesi.
Concludiamo con una curiosità: ti è mai capitato di essere contattata da una donna al fine di essere tua slave? Ritieni comunque che sia cosa frequente in ambito findom?
Certamente! C’è una ragazza che si crea l’account, Mi invia diverse centinaia alla volta, cancella l’account e sparisce per un po’, poi ritorna e così via. La ritengo comunque una cosa molto meno frequente nell’ambito findom/femdom, o almeno questa è la Mia esperienza.
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