BDSM Pay

BDSM pay: ‘Escortaggio alternativo’ sì o no?

FREE VS Prodomming: eterna lotta di ideali a confronto

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Su più fronti, specie online, ho potuto assistere a vere e proprie battaglie contro il cosiddetto ‘pay’.
Ma sinceramente, cosa vuole dire? Con cosa si identifica? Quali sono le sue declinazioni?

Intanto, è bene comprendere cosa significhi veramente, e per questo bisogna attingere alle basi del mestiere più antico del mondo: la prostituzione.
Volgarmente parlando in Italia, qualsiasi cosa che sia ‘una prestazione sessuale con retribuzione’ è considerata escortaggio, non contemplando nessuna distinzione tra pratiche BDSM e rapporti completi.

Se da un lato ci sono i puristi del genere che osteggiano questa concezione, altri invece la prediligono, poiché è il modo migliore per ricevere quello che si desidera senza dover sottostare alle regole implicite e agli umori altalenanti di un rapporto fatto da due persone senza nessun vincolo di compartecipazione in una sessione.

In molti sognano di vivere in una vera e propria ‘coppia Dom/Sub’, ma l’esperienza insegna che purtroppo l’amore e il BDSM non vanno di pari passo, poiché l’uno non può essere l’altro (e viceversa). Sono fondamentalmente delle relazioni umane basate su due allineamenti completamente diversi, che di solito faticano a coesistere se non in rarissimi casi e per brevi periodi di tempo.

Inevitabilmente infatti, si creano situazioni in cui uno dei due partner in maniera del tutto naturale, modifica il suo ruolo e lo adatta al contesto, modificandolo spesso irrimediabilmente.
Sono connessioni mutabili e sempre in divenire, quindi poco inclini a un BDSM fatto di protocolli e imposizioni prestabilite secondo un ‘contratto di schiavitù’ consensuale.

Verrebbe a mancare dunque il suo ideale originale, che si fonda normalmente su un accordo prestabilito, scritto chiaramente e concordato (in casi estremi anche in sede legale) per tutelare ambo le parti coinvolte.

Perché il pay oggigiorno sarà sempre un passo avanti al free

A supporto della mia tesi, apro una piccola parentesi sulle caratteristiche di una relazione free, che secondo me ha molto da invidiare a un rapporto pay, proprio perché sussistono più svantaggi che vantaggi.

Alcuni di questi sono:

  • Difficoltà nella ricerca di una Donna che sia disposta a giocare con voi
  • Diffidenza nell’approfondire un rapporto che avviene a scatola chiusa e tra sconosciuti
  • Nessuna certezza sugli esiti della strategia messa in atto per conquistare la fiducia di un potenziale partner
  • Potenziali ricerche fallimentari
  • Obbligata applicazione e dedizione costante con dispendio di tempo ed energie senza nessuna garanzia di fondo
  • Rivolgere attenzioni ad una persona che potrebbe non essere interessata al vostro corteggiamento
  • Eventuali misunderstanding tra le parti

Di solito si prediligono contatti meno complicati e più alla mano, ma soprattutto che non espongano a nessun giudizio o stigma sociale.
Questa possibilità si realizza ogni qualvolta ci si apre nei confronti di una persona lontana dal proprio modo di vivere la sessualità alternativa, che obbliga molte volte all’anonimato e all’uso di piattaforme/app di messaggistica che la mantengano.

La probabilità di essere insultati e presi in giro è altissima, e ‘metterci la faccia’ non è mai consigliato, specie se si ricercano relazioni nel web e non nella realtà della propria vita.
A supporto di questo problema infatti, nel tempo sono nati tantissimi ritrovi a tema, chiamati MUNCH o PLAY EVENT, nei quali si ha occasione di scambiare idee/confrontarsi e instaurare una comunicazione efficace tra persone affini.
Anch’essi però come ogni altro luogo frequentato da esseri pensanti e senzienti, non è immune dai soliti meccanismi negativi che affliggono qualsiasi evento in cui vengono concentrate persone diverse, ed a prescindere porteranno alla solita domanda: il gioco vale la candela?

Quali sono le previsioni per il futuro

Se si considerano le tendenze moderne di velocità, concretezza e impazienza che fondano il nostro sistema sociale, il corteggiamento inteso come tale, non è più una soluzione ammissibile come risposta alle proprie esigenze di BDSM free.

Il soldo è diventato il linguaggio più usato nella maggior parte dei rapporti umani, perché equivale fondamentalmente a un contratto, visto come una garanzia per avere tutti i benefit che si desiderano senza incorrere in insulti o plateali rifiuti.
E’ la certezza della realizzazione delle proprie fantasie anche in termini qualitativi: dal momento che una professionista è raro che possa dare servizi scadenti.

La validazione del proprio io e il completo appagamento sensoriale per molti si raggiunge solamente quando vengono toccate determinate corde (quelle giuste), e va da sé che chiunque non può essere in grado di farlo.
Quindi? Preferire una sconosciuta e correre il rischio o affidarsi a un’esperta del settore?

Questa domanda sorge spontanea… e la risposta penso lo sia altrettanto.