Jessica Grillet Si Racconta

Intro

Sono Jessica Grillet, Moneymistress, fetish model e content creator bdsm e fetish di 37 anni.
Sono approdata nel mondo fetish poco più che adolescente intorno ai vent’anni, quando iniziai a notare i primi sguardi più desiderosi rivolti ai miei piedi e a ricevere i primi messaggi in privato sui social.
Mi incuriosii e iniziai a studiare questo comportamento, scoprendo perché alcuni individui provassero attrazione verso i piedi, oltre alle solite estremità (seno o lato b), che generalmente attraggono gli uomini ed è così che ho scoperto il mondo del Fetish.
Un mondo molto ampio che si concentra e focalizza su un vero e proprio “feticcio”, come una scarpa, una calza, un indumento intimo ecc..
Una pulsione sessuale rivolta verso un qualcosa di atipico, creando appunto una venerazione per lo stesso feticcio, in alcuni casi esteso anche a chi ne è possessore.
Aver studiato Freud mi fu d’aiuto, nonché documentarmi storicamente e scoprire l’origine del termine feticismo che pare risalga al XVIII secolo e che sia stato “coniato” dal filosofo e linguista francese Charles de Brosses che utilizzo il termine per la prima volta nel 1760; mi illuminai!
Fu così che, grazie all’interazione con i feticisti, mi resi conto di quanto amassi questo mondo, scoprendo a mia volta e non nego con stupore, quanto anche io apprezzassi il sentirmi venerata e al centro delle attenzioni, non solo per il mio aspetto, ma nello specifico per i miei piedi.
Approdai su vari forum, ma l’argomento era ancora per “pochi”. Non se ne parlava molto e con tante remore, per chi era feticista puro. Si, puro, perché i feticisti puri non erano e non sono attratti dal sesso, mai una sola citazione in merito, si limitavano alla contemplazione totale delle mie estremità con calze, senza, con tacchi, oleati…

Divenne una costante, interagire con i feticisti nelle mie giornate.
Passano gli anni e questa passione diventa sempre più presente, la mia curiosità è illimitata, e così decido di approfondire e sapere, di ampliare la mia cultura su questo mondo che, per convenzione sociale, deve rimanere nell’ombra. Assecondando la mia indole dominante, scopro che la stessa è utilizzata non solo nel mondo fetish, ma anche nella Findom e nel BDSM.

La Mia Cara Findom

Detta anche financial domination, è una pratica molto seducente, in cui l’aspetto psicologico è il fulcro.
Ma andiamo ad approfondire.
Nella Findom si incarnano due ruoli ben definiti: la Moneymistress (la dominatrice finanziaria o Padrona) e il Moneyslave (il sottomesso).
Il ruolo della Moneymistress è generalmente ricoperto da una donna intelligente; di cultura e posizione sociale elevata; con una psiche molto ben definita, solitamente narcisistica e in parte manipolatoria, che ama mantenere il suo status.
Non vende il proprio corpo, nulla di sessuale si affianca alla sua figura, ma è sensuale, offre il valore del proprio tempo e le sue capacità mentali.
Non troverete mai una MM nuda che fa vera Findom, in quanto il feticcio in questo caso non è una parte del corpo bensì il denaro!
Una MM non contatta mai uno slave o presunto moneyslave, non accetta dominazioni dal basso, ma soprattutto non cede a chi la lusinga pur di ottenere qualcosa in cambio.
La MM si attornia di uomini realmente sottomessi che, venerando la maestosità del suo essere, bramano di omaggiarla con doni materiali, traendo godimento nel solo atto di aver inviato del denaro, inviato dei doni o cedendo la gestione dei propri averi economici/situazioni finanziarie alla dominatrice.
Pratiche svolte prevalentemente su un piano virtuale, quasi mai reale.
Chiariamo dei concetti base nella Findom:
la MM non ha alcun dovere verso il moneyslave, nessun legame se non puramente legato alla pratica in sé, ma come spesso accade, il MS tende ad avere una forma di dipendenza verso la propria padrona, creando così una continuità del rapporto stesso, sempre previa concessione da parte della Padrona.
Il MS non prende mai iniziative, né si pone in maniera sgarbata, tentando inutilmente una squallida dominazione dal basso (retaggi di una società estremamente sessista e maschilista).

In alcuni casi può verificarsi anche il superamento di una linea sottile che separa soggetti sottomessi con parafilie da soggetti patologici. Alquanto diverso appunto, perché si passa dalla piena consapevolezza di ciò che si fa (es: persona che con consapevolezza fa un regalo, che fa donazioni) ad una persona con sindrome compulsiva (es: persone ludopatiche), situazione più complessa per questo soggetto che non riesce più a scindere la realtà dalla fantasia, arrecando problemi a sé stesso, passando spesso dalla depressione all’irrequietezza di non poter più affrontare la fantasia (segue una sorta di nevrosi), fino all’insorgenza del disagio. Infine rischia di giungere alla rovina economica con conseguenti problemi annessi, anche alla MM!

In Italia sussiste il reato di estorsione e circonvenzione di incapaci, per tanto la MM DEVE assolutamente essere preparata, oltre dal punto di vista psicologico, anche a livello giuridico e penale, per evitare di incorrere in azioni perseguibili dalla legge.
Il Moneyslave, o la moneyslavery, come anticipato prima, è l’individuo che, di propria spontanea volontà, decide di donare/inviare alla Moneymistress a cui vuole appartenere, il proprio denaro. Ama fare dei doni, cedere il completo controllo finanziario alla Padrona in piena consapevolezza, per il puro appagamento personale e di vedere la Miss (diminutivo di Mistress e non Miss = signorina in inglese), appagata e lussureggiante, quasi come fosse un amore platonico.
Il moneyslave non avanza MAI alcun tipo di richiesta nella Findom, nè sessuale, nè di contenuti audiovisivi, nessuna, salvo concessione straordinaria da parte della MM di qualche attenzione in più.

La Findom è una pratica molto veneratoria, psicologicamente estrema e non alla portata di tutti, in quanto nello scenario comune, risulta a tutt’oggi assurdo dare senza ricevere nulla in cambio (contraddittorio se si pensa ad esempio anche ad alcune tipologie di relazioni tra amici, in alcuni matrimoni ad esempio, o anche nella religione stessa).

Il mondo BDSM

Come non approdare anche in questo mondo, a maggior ragione se sei una dominatrice nella vita.
Cos’è il bdsm, ma soprattutto come è entrato a far parte del mio quotidiano e perché a tutt’oggi mi affascina.

Il BDSM, partiamo da cos’è:
Bondage e Disciplina, Dominazione e Sottomissione, Sadismo e Masochismo.

Chi conosce il settore, sa bene che non esiste in alcun modo il BDSM senza SSC (sane, safe, consensual), anche in questo caso, pur trattandosi di pratiche reali, quindi non più virtuali, non viene meno il consenso, la sicurezza e la creazione di una situazione sana!
Le pratiche racchiuse nel BDSM sono molte, non tutte in linea con il mio essere dominante, non a caso il prodomming lo vivo al di fuori della sfera sessuale e carnale proprio perché è un modo di vivere l’erotismo diversamente, ricordando sempre che anche qui la linea che divide il lecito dall’illecito è molto sottile, arrivando dunque a parlare anche di prostituzione. Per farvi un esempio: le pratiche che comprendono il tanto richiesto Footjob, l’handjob, lo strapon, il face sitting in cambio di denaro, nella sfera giuridica vengono classificati come favoreggiamento alla prostituzione o sfruttamento della stessa (articoli Cass. Pen., sez. III, sentenza 20 novembre 2013, n. 6373, Cass. Pen., sez. III, sentenza 20 marzo 2001, n. 10938, Cass. Pen., sez. III, sentenza 25 giugno 2002, n. 33615).

Questa disinformazione ha portato all’associazione della Mistress con una prostituta o una escort, cosa che assolutamente non potrebbe essere più sbagliata, in quanto, come sopra menzionato, per quanto nel bdsm esistano pratiche a sfondo sessuale, dovremmo ricordare che non è porno e seppur essendo in regola a livello fiscale e pur provando divertimento per alcune colleghe che sicuramente eseguono alcune pratiche, l’idea di Mistress dovrebbe SEMPRE rimanere super partes, vivendo questo mondo per qualcosa di diverso e lontano dal carnale e dalle varie penetrazioni che avvengono o potrebbero avvenire già normalmente nella vita di tutti i giorni.
Vero è che il Dio che accomuna sempre tutti è uno ed è il Dio Denaro, per il quale la maggioranza delle persone vende l’anima al diavolo pur di averne sempre di più, diventando anch’essa schiava di qualcosa o qualcuno (che sia un moneyslave o uno slave che viene a fare sessione reale).
Un settore talmente tanto affascinante, così come tanto da studiare, approfondire e sperimentare, un oceano da scoprire per chi è curioso, di larghe vedute e pensa che non esista cosa più bella del sentirsi liberi, conoscendo e vivendo quello che si ama.
Ed ecco che circa tre/quattro anni fa iniziai dalle sessioni di adorazione piedi, che proseguono ancora tutt’oggi, fino ad alcune pratiche del mondo BDSM che mi allietano le giornate, lasciandomi sempre un’esperienza in più da ricordare.
Ad ogni modo, dopo poco più di sei anni, tra virtuale e reale mi trovo a scrivere della mia realtà di Mistress. Che io sia Moneymistress o Mistress, sono pur sempre una Padrona, con un’idea salda e ben definita di chi sono, fedele ai miei ideali, a ciò che mi piace e cosa farò più avanti inerente a questo mondo. Ciò comporterà sempre più studio, più approfondimenti in termini scientifici, pratici, di materiali, usanze e ovviamente anche della storia.
Magari sarà un libro, o chissà un film… non vi spoilerò nulla.
La cultura è sempre stata la mia alleata migliore, la presunzione di sapere non è presente in me, ma le mie azioni e le mie parole spesso fanno la differenza. Mi auguro che anche in questo caso lo siano state positivamente.