BDSM E REALTA’

Sfatiamo i falsi miti depositphotos_138676216-stock-illustration-animation-heart-in-a-collar.jpg

Stereotipi e luoghi comuni

Le moltissime persone che si approcciano per la prima volta a questo mondo, pensano la maggior parte delle volte di conoscerlo, o quantomeno masticarlo almeno un parte, e poter dire la loro in completa libertà.

Di fatto, spesso mi è capitato di parlare con clienti saccenti, che (senza capire minimamente alcune dinamiche a me familiari) mi proponessero sessioni al limite della decenza e ben lontane dal mio ruolo dominante all’interno di un gioco sano e consensuale.
E quindi, a conseguenza di questo dilagare infinito di informazioni sbagliate, ho deciso di mettere un punto all’argomento e fare (secondo mia esperienza) chiarezza su alcuni stereotipi ricorrenti alquanto fastidiosi, come:

  • BDSM = escortaggio:

(concetto trito e ritrito e corretto solo se applicato alla sola legge Italiana)

  • Alcune pratiche Fetish possono essere applicate a un rapporto ‘vanilla’:

(nonostante la similitudine, prendono comunque una nuova forma in un contesto BDSM e viceversa)

  • Il BDSM è qualsiasi cosa noi reputiamo tale:

(la chiave di lettura è prettamente personale, ma esso fa RIFERIMENTO ad alcuni capisaldi ben specifici che lo differenziano dalle altre forme di sessualità alternativa)

  • Una relazione BDSM è paritetica:

(si fonda OBBLIGATORIAMENTE su una gerarchia ben precisa di cessione di potere consensuale dalla parte sottomessa verso quella dominante e non il contario)

  • ‘Amore è BDSM’:

(questi due concetti sono agli antipodi, possono coesistere solo raramente e in determinate occasioni)

  • Fetish e BDSM sono la stessa cosa:

(differiscono concretamente sia per pratiche che per ‘contenuto’)

  • ‘50 sfumature di grigio’, ‘365 days’ ecc ecc:

(non sono assolutamente esempi di dominazione ‘sana’ e veritiera)

  • La sola vendita di foto di piedi è BDSM:

(anche se oramai sdoganata, questa pratica non è minimamente paragonabile a quanto ampiamente detto sopra)

Questi sono solo alcuni dei tanti luoghi comuni a cui voglio dare risposta, soprattutto perché rischiano di mistificare la percezione delle persone (soprattutto novizie) all’interno di questo mondo, che già di per sé possiede confini molto labili e mutevoli.

Il BDSM è di chi ‘lo fa’ e non di chi lo professa

A parole il BDSM è considerato un po’ da tutti un argomento limite, che però, a quanto pare, non è immune da false credenze né tantomeno da idee fuorvianti.

Da operatrice in prima linea, posso asserire che le correnti di pensiero sono molteplici e tutte validate da chi le pratica… anche nel modo sbagliato.
Nello specifico, mi riferisco a tutti quelli che accostano il BDSM al SESSUALMENTE ESPLICITO, al PORNO e al SESSO FEMDOM-VANILLA, che anche se parzialmente collegati ad esso, restano completamente scissi alla realtà dei fatti.

L’equazione è sempre la stessa:

[FEMDOM = FEM + DOM, DOMINAZIONE FEMMINILE]  VANILLA

Noi Mistress d’altronde, sappiamo benissimo cosa concerne il nostro ruolo e cosa no.
Lo viviamo sulla nostra pelle giorno per giorno, portando avanti con rispetto ciò in cui crediamo, e sicuramente non da liquidare come un mero atto ‘sessuale’.

FARE BDSM per me è qualcosa di molto più alto e complesso, che non finisce nel provare piacere fisico, ma va ben oltre, appagando la mente e tutti i sensi collegati.
Mantenere la tensione del piacere manipolando le sensazioni e incanalandole verso nuove vie infatti, è un gioco di feeling basato sulla complicità, che di solito non è minimamente coinvolta nella meccanicità di una semplice prestazione tra due ‘sconosciuti’.

Deve sussistere una connessione psicologica di empatia e comprensione, profonda ma allo stesso tempo distaccata, da ritenersi unica e quasi perfetta.
E’ come un equilibrio, un vero e proprio collante tra le parti, che le rende per qualche momento unite in’unica intesa consensualmente accettata.